Home / Quanto dura una scarpa antinfortunistica?

Quanto dura una scarpa antinfortunistica?

Partiamo da un dato di fatto: le calzature di sicurezza più comunemente conosciute come scarpe da lavoro sono soggette a maggior usura rispetto alle scarpe da tempo libero.

Quanto dura una scarpa antinfortunistica? Non c’è una data di scadenza precisa, l’usura della scarpa è determinata da alcuni fattori come, ad esempio, quante ore viene indossata, le condizioni climatiche e in quali campi lavorativi è utilizzata. La scarpa indossata da un magazziniere avrà una durata maggiore rispetto ad una scarpa utilizzata da un operaio in cantiere, etc etc. 

Quando sostituire, dunque, la vecchia scarpa antinfortunistica con una nuova?  È bene dire che una scarpa, da lavoro, se indossata quotidianamente, non dovrebbe mai superare i sei mesi di vita. Come seconda cosa è consigliato controllare periodicamente la calzatura in modo da notare se si stia verificando qualche cedimento.

Di solito le parti più facilmente rovinabili sono tomaia e battistrada. La suola della scarpa, per ovvi motivi, è quella che viene più sollecitata rispetto al resto della calzatura; infatti si flette, sostiene il peso del corpo e assorbe gli urti che subisce la pianta del piede. È opportuno pulire la suola e controllare che non siano presenti delle crepe.

I punti più a rischio della tomaia invece sono le cuciture e il punto di contatto con il battistrada, solitamente attaccato con colle speciali. Nel caso delle cuciture si possono scucire nelle zone di maggiore pressione, sul punto di contatto tra tomaia e battistrada invece si può verificare il distaccamento tra le due parti dovuto all’eccessivo carico di lavoro: se la scarpa si dovesse scucire è meglio sostituirla piuttosto che tentare di ricucirla o incollarla per non compromettere l’incolumità e la sicurezza del piede.

È importante sostituire la scarpa se dovessero verificarsi il parziale schiacciamento del puntale o la perforazione della suola. Può essere una buona pratica cambiare la scarpa in corrispondenza dell’arrivo della stagione estiva e di quella invernale.